Negli ultimi anni, probabilmente come conseguenza di una tendenza di ritorno al consumo biologico, molti abitanti delle grandi città, lontani quindi da agricoltori e terreni coltivati, si sono interessati a soluzioni alternative per riuscire ad acquistare o coltivare con le proprie mani frutta e verdura biologica a Km0.
Basti pensare al diffondersi dei gruppi di acquisto solidale (per saperne di più, leggi questo post del nostro blog https://www.testpoint.it/gruppi-di-acquisto-solidale-cosa-sono-e-come-entrare-a-farne-parte), o ai mini orti istallati su balconi e terrazzi, così come alle coltivazioni verticali presenti ormai in tantissime case.
In questo trend rientra anche la diffusione degli orti urbani condivisi.
-Cosa sono gli orti urbani condivisi?
Gli orti urbani condivisi sono aree verdi, terreni pubblici o privati, utilizzate da un gruppo di persone che sono autorizzate a coltivarle.
I membri della comunità a cui “appartiene” l’orto non ne sono necessariamente i propietari: possono pagare un piccolo affitto o usufruirne gratuitamente, contribuendo così alla manutenzione e al decoro dell’area.
Occuparsi della terra, oltre che permetterci di godere dei suoi frutti, si è dimostrata essere un’occasione di interazione e aggregazione sociale, permettendo anche a chi non ne ha mai avuto occasione, magari perchè nato e cresciuto in città, di stabilire un contatto più diretto con la terra e quindi con la natura.
In numerose città italiane esistono gli orti comunali, la cui concessione avverrà tramite bando pubblico, spazi privati possono essere “donati” a quartieri o comunità di altro tipo, ed esistono cooperative che gestiscono progetti inerenti la coltivazione di orti condivisi: basterà cercare l’orto urbano condiviso più vicino alla tua area di residenza e potrai immediatamente cominciare il tuo processo di trasformazione da uomo o donna di citta in…“urban farmer”!
-E tu, cosa ne pensi?
Avevi mai sentito parlare degli orti condivisi? Ti piacerebbe diventare un “urban farmer”?
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Livia Martini
Sì,ho già sentito parlare degli ordini condivisi e trovo che sia un’idea positiva ! Interagire con altre persone, avere dei prodotti a km zero, dare vita a qualcosa “creato da te”, scambiare la merce tra i vari Urban Farmer e ricevere informazioni e consigli sulla coltura,potatura,seminazione, etc… Credo che sia una ottima opportunità! Mi piacerebbe essere una “Urban Farmer” ?????!!
Ne avevo già sentito parlare pure mio cognato ne possiede uno eh trovo l’idea davvero ottima…ormai molti prodotti sono contaminati almeno cosi si è sicuri su cio che si mangia
Interessante..ne vedo pochi in città però. .
Si già ne avevo setito parlare e devo dire che la trovo una buona idea, oltre ad essere un modo ,per conoscere altre persone e poter coltivare qualcosa di tuo, ti rilassa. Io abitando fuori città, ho il mio orto nel mio gairdino, e fra le altre cose trovo proprio il vantaggio di rilassarmi quando lo coltivo!
Buonasera a tutti! Si, ho sentito parlare di questi orti condivisi e ne ho visitati alcuni autogestiti e curati amorevolmente da pensionati (e non solo). Inutile dire che il gusto di questi ortaggi e’ delizioso! ????
Grazie a Livia per i suoi articoli, sempre interessanti e puntuali.
Buongiorno, avevo già sentito di questi orti condivisi e trovo che sia quasi una necessità dato gli elevati costi della frutta e verdura, oltre alla soddisfazione di fare qualcosa di genuino per le nostre famiglie.
Nell’Azienda ove lavoro, abbiamo istituito un orto urbano condiviso, anche grazie al supporto di Slow Food: idea originale e, soprattutto eco-friendly
io lo faccio coltivo di tutto cosi mangiamo qualcosa di naturale senza mettere niente almeno riusciamo a mangiare qualcosa di genuino
io abito in campagna e faccio sempre il mio pezzettino di orto
che bellissima idea!!!!!
bellissima idea
Ne avevo sentito parlare,la trovo una bella iniziativa. Per le persone che vivono nelle grandi città è un modo per passare il tempo all’aria aperta.
Io personalmente fino all’anno scorso avevo l’orto in balcone e devo dure che è meraviglioso avere sempre un piccolo orto a disposizione. Prodotti a km zero e soprattutto si sa quel che si mangia. Trovò l’idea di condivisione ottima ma purtroppo non ne vedo molte messe in pratica
Io coltivo qualche ortaggio in giardino perchè la mia abitazione è lontana dal traffico penso che gli orti posti proprio in centro città potrebbero essere pericolosi per la salute, però l’idea dell’orto condiviso è molto bella