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Il traffico aereo è quasi triplicato dal 1990 a oggi: questo perchè il nostro stile di vita e di lavoro richiede sempre più spesso spostamenti veloci e i voli sono diventati sempre più a buon mercato grazie alla dura concorrenza nel settore. Ma… c’è un ma! Questo tipo di mobilità ha un impatto molto pesante sul clima. E allora vogliamo interrogare i nostri attenti cittadini di OpinionCity: l’attenzione per l’ambiente vi spingerebbe a scegliere mezzi di trasporto più sostenibili, almeno per gli spostamenti più brevi? 

Il quesito 

Aboliresti i voli brevi per combattere il cambiamento climatico? 

Sapevate che il traffico aereo è responsabile in tutto il mondo di circa il 7% degli effetti negativi sul clima causati dall’uomo? Questo perché il traffico aereo è una delle fonti di gas serra in più rapida crescita: addirittura, un chilometro in aereo inquina 30 volte di più di un chilometro in treno! E non ci sono solo le emissioni di CO2 e di altri gas nocivi per il clima strettamente legati al volo, ma bisogna considerare anche tutto il traffico veicolare da e per gli aeroporti.  

Dunque? E’ tempo di agire! Forse avete sentito dire che in Francia sono stati vietati i viaggi in aereo se la destinazione da raggiungere è a meno di due ore di distanza in treno, e questa legge è stata voluta proprio dai cittadini, il divieto non è stato imposto dal governo ma richiesto su proposta popolare. 

Cominciamo ad avvicinarci ad un’epoca in cui i viaggi dovranno essere eticamente corretti? 

Il tema dell’inchiesta 

Come stiamo messi a coscienza ambientale? Saremmo disposti a rinunciare a viaggi brevi in aereo per scegliere mezzi di trasporto meno veloci ma più ecosostenibili? 

Senza voler arrivare a scelte estreme sul modello di Greta Thunberg che, per recarsi da Stoccolma negli USA, ha scelto di farlo in barca a vela, dobbiamo sapere che in tutto il mondo è in forte ascesa il movimento che vuole sensibilizzare sugli effetti delle emissioni degli aerei. Per questo fenomeno è stato coniato un nome molto significativo, “flight shaming”, cioè la vergogna del volo che nasce dalla presa di coscienza dell’enorme peso ambientale degli aerei, specie nelle tratte più lunghe.  

Pensate che questo movimento sta già avendo in Svezia delle ricadute economiche significative per le compagnie che gestiscono gli aeroporti che hanno registrato una notevole perdita di fatturato già dal 2018 mentre le ferrovie svedesi hanno visto aumentare sensibilmente il numero di passeggeri.  

Proprio sulla scia di questa presa di coscienza collettiva, il Parlamento francese ha deciso che i voli nazionali andranno limitati alle sole tratte più lunghe per evitare le emissioni di gas serra causate dalle tratte di breve durata. 

E tu cosa ne pensi? Raccontaci la tua esperienza, dacci la tua opinione e partecipa alla nostra inchiesta. 

Come partecipare 

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Quando pubblicheremo i risultati? 

Quale sarà l’opinione degli altri cittadini di OpinionCity su questo tema? Lo scoprirai il 21 Giugno, data in cui pubblicheremo un breve reportage con i risultati di questa inchiesta.