Chi non la fa non lo può sapere, ma fare la spesa in maniera consapevole e mirata può diventare un vero e proprio mestiere: le competenze da mettere in gioco sono tante e solo i consumatori più attenti sanno come districarsi nella miriade di informazioni da analizzare prima di arrivare all’acquisto di un prodotto.
Come se non bastasse, e grazie alla diffusione della comunicazione sui social network, nuove “bufale su internet” e allarmi non giustificati vengono di continuo rilanciati in maniera virale causando paure e pregiudizi quasi sempre ingiustificati.
Ha fatto clamore, divenendo un esempio emblematico di queste dinamiche di diffusione negativa delle informazioni, il caso delle confezioni Tetra Pack. Questi contenitori riportano sul packaging alcune informazioni relative al metodo di lavorazione e produzione dello stesso (nello specifico dei numeri da 1 a 6 indicano il numero e la grandezza della bobina da cui sono stati ricavati i cartoni che hanno poi formato il pack finale). Per saperne di più sull’origine di questa cattiva informazione e sulle rassicurazioni che Carlo De Stefano – Web Information Manager Communication & Environment Professional di Tetrapak – ha dato ai consumatori vi invitiamo a leggere l’approfondita intervista rilasciata al portale “consumo critico”.
Ricostruire l’origine di queste bufale è complicatissimo ma di certo la loro diffusione diviene ciclicamente esponenziale e giocando sulle paure profondo dell’uomo generano panico tra i consumatori che per “sicurezza” finiscono con il rinunciare ai loro prodotti preferiti e talvolta necessari alla propria dieta (i contenitori del tetra pack in questione contenevano latte). Questa rubrica nasce per aiutare i consumatori italiani a difendersi dalle bufale e sviluppare pratiche di acquisto consapevole.
È vero se ne leggono di tutti i colori…soprattutto sui social media…
Purtroppo con internet si acquisiscono molte notizie e quindi bisogna fare davvero attenzione a riuscire a capire quelle che sono vere e che no,poi se riguardano l’alimentazione bisogna davvero prendere le informazioni ” con le pinze”!!
Ciao a tutti!
A mio avviso se un’informazione che troviamo online ci colpisce dovremmo cercare di approfondire l’argomento andando a recuperare “fonti attendibili” e soprattutto non diffondere allarmismi. Ultimamente siamo bombardati da notizie che riguardano l’alimentazione, ci troviamo a leggere gli effetti salvifici di alcuni prodotti come bacche di Goji, zenzero e molti altri; o al contrario prodotti/componenti di essi tossici e pericolosi per la nostra salute come latte vaccino, carne rossa, conservanti come E330 (che altro non è che acido citrico contenuto in molti frutti). Le bacche di Goji non fanno bene se si prendono farmaci anticoagulanti o se si soffre di diabete o ipertensione. La carne rossa (se proviene da animali sani e se non la si fa bruciare sulla griglia) se mangiata 1, 2 volte a settimana non penso faccia venire tumori. Insomma, dovremmo cercare di APPROFONDIRE la nostra conoscenza prima di far venire il panico a noi stessi e a chi ci circonda solo dopo aver letto un articolo sul web. Ricordiamoci che un messaggio per poter arrivare al consumatore deve incuriosire, la curiosità scatta se qualcosa appaga i nostri bisogni o se viceversa ci impaurisce. Le bufale il più delle volte impauriscono ed ecco qua che i guru del marketing online hanno raggiunto i loro obiettivi raggiungendo milioni di click sui loro post/link/blog (a cui spesso, CASO STRANO 🙂 sono associate pubblicità di prodotti alternativi da acquistare). Non facciamoci fregare!!!
Ciao, concordo. Sempre meglio informarsi da più fonti, valutare pro e contro e usare un parametro di giudizio equo.