Chi non la fa non lo può sapere, ma fare la spesa in maniera consapevole e mirata può diventare un vero e proprio mestiere: le competenze da mettere in gioco sono tante e solo i consumatori più attenti sanno come districarsi nella miriade di informazioni da analizzare prima di arrivare all’acquisto di un prodotto.

Come se non bastasse, e grazie alla diffusione della comunicazione sui social network, nuove “bufale su internet” e allarmi non giustificati vengono di continuo rilanciati in maniera virale causando paure e pregiudizi quasi sempre ingiustificati.

Ha fatto clamore, divenendo un esempio emblematico di queste dinamiche di diffusione negativa delle informazioni, il caso delle confezioni Tetra Pack. Questi contenitori riportano sul packaging alcune informazioni relative al metodo di lavorazione e produzione dello stesso (nello specifico dei numeri da 1 a 6 indicano il numero e la grandezza della bobina da cui sono stati ricavati i cartoni che hanno poi formato il pack finale). Per saperne di più sull’origine di questa cattiva informazione e sulle rassicurazioni che Carlo De Stefano – Web Information Manager Communication & Environment Professional di Tetrapak – ha dato ai consumatori vi invitiamo a leggere l’approfondita intervista rilasciata al portale “consumo critico”.

Ricostruire l’origine di queste bufale è complicatissimo ma di certo la loro diffusione diviene ciclicamente esponenziale e giocando sulle paure profondo dell’uomo generano panico tra i consumatori che per “sicurezza” finiscono con il rinunciare ai loro prodotti preferiti e talvolta necessari alla propria dieta (i contenitori del tetra pack in questione contenevano latte). Questa rubrica nasce per aiutare i consumatori italiani a difendersi dalle bufale e sviluppare pratiche di acquisto consapevole.