Recentemente, Testpoint ha selezionato i partecipanti ad una ricerca di mercato davvero molto particolare: si trattava di sottoporre a utilizzatori di sigarette elettroniche o comunque a persone aperte al consumo di sigarette elettroniche, kit composti da sigarette e cartucce con diversi gusti e aromi per ottenere le loro valutazioni e capire quali siano i gusti più graditi. 

Il mondo della sigaretta elettronica 

Quello delle sigarette elettroniche o e-cig è un mondo complesso e anche affascinante, pieno di risvolti interessanti anche per chi non è utilizzatore abituale di questi dispositivi. 

Cominciamo con il chiarire che la sigaretta elettronica, in realtà, non ha niente a che vedere con la sigaretta tradizionale, se non il fatto che ne mima la gestualità, mentre se ne differenzia profondamente per la forma, per il contenuto e per il funzionamento. 

Si tratta di un dispositivo elettrico in grado di riscaldare, portare a ebollizione e quindi far evaporare una soluzione alla quale si possono aggiungere quantità controllate di nicotina, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza, e aromi di vario genere, naturali e artificiali. 

Sebbene fosse stata già brevettata negli Stati Uniti nel 1965, la prima vera sigaretta elettronica è stata commercializzata in Cina nel 2003 ad opera di un farmacista il cui padre era morto per cancro ai polmoni. 

Oggi ne esistono tanti modelli e le cartucce offrono una grande varietà di gusti, dagli aromi al tabacco a quelli più freschi e mentolati, da quelli fruttati e quelli dolci e cremosi. 

Proprio su questi gusti si è svolto l’interessante test di cui oggi vogliamo parlarvi. 

Come si è svolto il test 

Testpoint ha reclutato a Roma per un product test domiciliare veramente insolito 250 persone, uomini e donne di diverse fasce d’età, utilizzatori abituali o occasionali di sigarette elettroniche e ha provveduto ad inviare al loro domicilio kit comprendenti dispositivo elettronico e cartucce con 7 diverse varietà di gusti.  

Ciascun partecipante doveva provare ognuno dei sette gusti per due giorni. Gli “assaggi” dovevano essere effettuati secondo l’ordine che Testpoint aveva indicato nelle istruzioni, in modo che l’ordine di assaggio fosse diverso (“ruotato”) per i diversi partecipanti. Al termine di ogni sessione di due giorni, attraverso un link, utilizzando delle credenziali di accesso, bisognava andare a rispondere a delle semplici domande contenute in un questionario online.  

Una volta completato tutto il lavoro, il questionario proponeva delle domande di confronto tra i diversi gusti provati per arrivare ad una “flavour mapping”, cioè ad una specie di graduatoria di preferenze. Per poter svolgere quest’ultima parte del compito, era stato raccomandato ai partecipanti di conservare una cartuccia per ciascun gusto, in modo da poterle utilizzare per il confronto finale. 

Una volta finito il test, i partecipanti hanno dovuto restituire a Testpoint dispositivi e cartucce utilizzate.

 

Partecipare ai test: un’esperienza interessante 

Chi è stato reperito per i nostri test si augura di essere selezionato nuovamente perché trova l’esperienza simpatica e utile: i partecipanti trovano molto interessante poter dare la propria opinione in modo che le aziende realizzino i loro prodotti ascoltando il parere dei consumatori.