Che cos’è e come creare un hashtag?
Storia e fortuna del #cancelletto più famoso del web
Nato nel lontano 1988, quando Twitter, Facebook e Instagram non facevano parte della routine quotidiana di ciascuno, l’#hashtag, il cui nome inglese significa “cancelletto” (hash) e “ etichetta” (tag), diventa protagonista indiscusso della comunicazione sul web solo a partire dal 2007. Lanciato da Twitter per mettere in evidenza, nel mare magnum dei cinguettii quotidiani, un topic specifico la sua popolarità cresce fino a diventare il mezzo di espressione preferito da Vip, Politici e Uomini del Jet set. ua QL’hashtag-mania non risparmia proprio nessun abitante dei social network, dove vige il motto Condivido quindi Sono: la sua popolarità è sicuramente legata alla #velocità, alla #brevità e alla #essenzialità della notizia condivisa.
A cosa serve e come funziona un #hashtag
L’hashtag è una qualsiasi parola o gruppo di parole non separate da spazi che seguono il simbolo del cancelletto ‘#’ si utilizza per accompagnare fotografie, commenti, post. Nato su Twitter è diventato un must su quasi ogni tipo di social network da Instagram a Facebook. Saper utilizzare al meglio gli hashtag permette di ottenere molti più click e visualizzazioni dei post, infatti qualsiasi parola preceduta dal cancelletto diventa immediatamente un link ipertestuale che connette il post con chiunque abbia usato o stia usando quell’hashtag e soprattutto rende il post immediatamente visibile a tutti gli utenti che cercano quella determinata parola sotto forma di hashtag.
Regole per creare un #hashtag di successo
I frequentatori dei Social più in voga del momento ben sapranno che di hashtag ce ne sono molti, dai più consueti fino agli originalissimi, e la difficoltà sta proprio nel trovare quella veloce combinazione di parole che resta impressa e conferisce popolarità e quindi visualizzazioni alla notizia o alla fotografia condivisa.
Ecco i nostri consigli per la scelta dell’hashtag perfetto.
Il segreto sta, in primo luogo, nella #icasticità dell’hastag: semplice e conciso deve riassumere il cuore della notizia e accattivare i potenziali follower.
Non deve presentare segni d’interpunzione e questo ci porta alla seconda caratteristica dell’hastag perfetto ovvero la #brevità e #sinteticità, segno distintivo di questo tipo di comunicazione. (Ricorderete tutti il popolare hastag #StaiSereno che rimbalzava poco tempo fa tra le pagine dei più noti politici italiani, segno ormai che il nostro #cancelletto ha acquisito un posto d’onore anche nelle alte sfere).
#comprensibilità e #misura devono poi essere le parole guida per chi voglia far suo questo pratico modo di mettere in evidenza le proprie informazioni: no alle stravaganze grammaticali e soprattutto no all’eccesso! La moderazione, si sa, è sempre ben accetta.
#EstModusInRebus
salve volevo sapere come creare un hashrag???
Si molto carini e utili!
All’inizio su Facebook vedevo sempre questo simbolo ma non riuscivo a capire a cosa servisse…poi ho capito…io posso dire che non ne sono una grande utilizzatrice..lo utilizzo pochissimo,solo quando devo far pubblicità a qualcosa ma per le mie cose private,come foto o altro no,non mi piace l’idea che chiunque possa visualizzarle…
Io uso molto gli ashtag perchè mi facilitano nella ricerca interna di Twitter.
comincio solo ora a capire qualcosa degli ashtag…
ma solo un po!