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Ormai le piattaforme per la compravendita online sono sempre più numerose e sono tantissimi gli utenti che se ne servono. Per questo è importante che siano chiare, di immediata comprensione e semplici da utilizzare per tutti. Immaginavate che questi servizi innovativi venissero fatti testare dagli utenti prima del loro effettivo lancio? Si tratta di quelli che si chiamano Usability test. Vi spieghiamo come funziona. 

Un Usability test per una nuova app 

Chi di voi non ha mai fatto acquisti online alzi la mano. Nessuno, vero? Ormai online, anzi tramite app scaricate sul cellulare, si può acquistare di tutto, dai biglietti del treno o dei concerti, dai capi di vestiario e agli accessori, dagli elettrodomestici ai libri e così via. 

Ma è fondamentale che le app per gli acquisti siano chiare e di facile utilizzo in tutti i passaggi, dalla ricerca dell’oggetto di nostro interesse alla sua selezione, fino alle fasi finali di acquisto. 

Lo stesso vale per le vendite. Avete provato a vendere qualche oggetto o capo di abbigliamento o accessorio in buono stato ma che a voi, per i motivi più vari, non serve più? Anche in questo caso una app può essere di grande aiuto, a condizione che sia di semplice utilizzo e che dia garanzie di affidabilità per le transazioni. 

Per questo è necessario che le app vengano testate con dei test particolari che vengono chiamati, nel gergo delle ricerche di mercato, Usability Test. 

Recentemente, Testpoint ha svolto un Usability test che prevedeva 10 interviste qualitative (quelle interviste, cioè, che si svolgono come una vera e propria chiacchierata con il moderatore) della durata di 60 minuti a utilizzatori di questo tipo di piattaforme. 

Le persone reperite dovevano scaricare la app sul loro cellulare e contemporaneamente collegarsi con l’intervistatore/moderatore tramite una piattaforma tipo Skype. Nel corso dell’intervista, il moderatore guidava il partecipante nella navigazione nella app. La prima fase prevedeva la simulazione di un acquisto: l’intervistato doveva cercare nel sito un prodotto di suo interesse, confrontarlo con altri, scegliere quello che era di suo gradimento, metterlo nel carrello, arrivando fino alle fasi finali del pagamento. 

Quindi si passava alla seconda fase della simulazione, quella della vendita. L’intervistato doveva fotografare un oggetto di sua proprietà, caricare le foto, fissare un prezzo, scrivere un breve testo di descrizione dell’oggetto da mettere in vendita, specificando le modalità di spedizione o di ritiro. 

Il compito del moderatore era quello di guidare passo passo l’intervistato nelle diverse fasi del lavoro, proponendogli di volta in volta i diversi compiti da svolgere e osservare in tempo reale le eventuali difficoltà riscontrate nell’utilizzo della app.