Siamo giunti ormai al settimo appuntamento della campagna di comunicazione di OpinionCity “Rispettando gli altri rispetti te stesso”. Questa volta ci soffermiamo sulle regole di comportamento che dovrebbero guidarci nell’utilizzo della toilette in casa d’altri o in un luogo pubblico. La nostra community intende così confermare il proprio impegno nel diffondere il rispetto per gli altri e le regole del buon vivere. Unisciti a noi!

Abbiamo chiesto ai nostri cittadini con che frequenza, nell’arco dell’ultimo anno, gli è capitato di trovare in bar e locali pubblici toilette in condizioni igieniche non idonee?
1700 cittadini (83%) ci hanno detto che gli è capitato molto o abbastanza spesso.
360 cittadini (17%) ci hanno invece risposto che gli è capitato raramente o mai.

Galateo in bagno, ovvero le regole della buona educazione alla toilette

Dalla carta igienica al lavandino, dalla saponetta agli asciugamani, senza tralasciare la famigerata “tavoletta”. Anche l’uso della toilette ha le sue regole e rispettarle è indispensabile non solo a casa propria, ma anche quando abbiamo ospiti o quando ricorriamo all’utilizzo dei servizi in un locale pubblico. Vogliamo perciò fornirvi alcuni suggerimenti per la frequentazione di un luogo molto intimo ma onorato da visite piuttosto frequenti.

Per i nostri ospiti

Abbiamo pensato a tutto: casa in perfetto ordine, tavola impeccabile, cena ricercata. Ma anche la stanza da bagno deve essere perfetta. Il successo sarà nostro in poche mosse: una coppia di asciugamani dedicati, piccole saponette profumate o un pratico dispenser, kleenex e carta igienica (non in fase terminale), deodorante per ambienti.

L’importante è che tutto sia a portata di mano in modo che l’ospite non sia costretto ad una caccia al tesoro. Starà a lui poi lasciare l’ambiente come lo ha trovato. Per esempio, niente tracce di sapone o dentifricio sul lavandino. E’ bene ricordare che il lavandino va sempre asciugato con un kleenex in modo che non restino gocce d’acqua.

La carta igienica: come va sistemata? Alcuni propendono per una sistemazione “in modalità hotel”, cioè con il lembo libero in avanti e l’estremità ripiegata a triangolino in un simpatico origami. Invece secondo il galateo sarebbe più corretto che il lembo libero ricadesse dietro, cioè verso il muro, assicurando una presa dal basso.

Ma al di là di queste discussioni tra le due diverse scuole di pensiero, quello che è indispensabile è che la carta sia di buona qualità, il rotolo intero e quasi intero e che ce ne sia uno di riserva facilmente accessibile.

E se siamo noi ospiti?

Quando siamo noi a dover utilizzare la toilette in casa altrui, naturalmente valgono tutte le indicazioni suddette. Una raccomandazione in più: evitiamo di frugare dappertutto e di aprire e annusare profumi e cosmetici. Non siamo in una profumeria e boccette e vasetti dei padroni di casa non sono tester a disposizione di chiunque!

Un annoso problema: su o giù?

La tavoletta: il genere maschile si ostina cocciutamente a tenere sollevato l’oggetto in questione. Il bon ton invece ci dice invece esattamente l’opposto: la posizione corretta è quella abbassata. Non solo. Dopo l’uso della toilette, dopo aver debitamente tirato lo sciacquone ed esserci assicurati che non resti traccia del nostro passaggio, dobbiamo aver cura di richiudere il sedile. Insomma, al prossimo ospite dovrà sembrare che nessuno abbia mai utilizzato l’ambiente prima di lui.

Esigenze improvvise: che fare?

Al cuore non si comanda. Ma nemmeno a certe esigenze fisiologiche che arrivano spesso nei momenti più inopportuni. Quante volte ci è capitato di bere un caffè di cui non sentivamo alcuna necessità, solo perché avevamo un’urgenza improrogabile? Esistono regole, norme, leggi che obbligano un esercizio pubblico ad avere un bagno e a metterlo gratuitamente a disposizione dei clienti? Procediamo con ordine:

Il proprietario di un bar è tenuto ad avere un bagno, a norma e funzionante, altrimenti è passibile di sanzioni. Non è tenuto invece a metterlo a disposizione dei clienti gratuitamente. Insomma, è opportuno che, a fronte della gentilezza dell’esercente, il cliente si soffermi a consumare almeno un caffè o un cappuccino.

Secondo il Tulps, il Testo Unico delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza, il gestore di un pubblico esercizio non può rifiutarsi di mettere la sua toilette a disposizione di un cliente pagante. I servizi cioè non sono a disposizione di chiunque ma solo dei clienti paganti. Quello che il proprietario del locale assolutamente non può fare è pretendere una tariffa fissa, una sorta di “tassa-pipì” per andare in bagno senza consumare.

Se il cliente si sente dire che il bagno non c’è o è fuori uso, può chiamare i vigili urbani per una verifica. Se dal controllo emerge che, in effetti, il locale non ha un bagno a disposizione, il proprietario pagherà una multa, anche salata.

Trovare una toilette pulita nelle vicinanze? Una app in tuo aiuto!

Quante volte ci è capitato di scappare via a gambe levate rinunciando a soddisfare una nostra necessità perché il bagno era in condizioni, per così dire, non idonee? Inutile sottolineare che, come il proprietario dell’esercizio pubblico deve fare in modo che i suoi servizi igienici siano impeccabili, così anche noi clienti siamo tenuti a lasciarli come ci farebbe piacere trovarli: basta seguire nei bar, nei ristoranti, negli autogrill e nei centri commerciali, le regole e gli accorgimenti che utilizziamo a casa nostra e tutto sarà più semplice e più gradevole.

Ma come orientarci quando si è in viaggio, lontani da casa, in luoghi non conosciuti? Se abbiamo con noi un bambino da cambiare o una persona con ridotta mobilità?

Sembra incredibile ma la tecnologia viene in nostro aiuto anche in situazioni così personali e riservate!

Sono state recentemente sviluppate alcune app che consentono di individuare le toilette più vicine. Ci si può iscrivere ad una community che si occupa di valutare le toilette utilizzate corredando la recensione con foto che mostrano il grado di pulizia degli ambienti. Il giudizio è espresso in “rotoli” anziché in stelle (5 indicano il massimo della qualità).

La app fornisce anche indicazione sulla presenza o meno di barriere architettoniche, di servizi specifici per disabili, di facilities per mamme e bambini.

E tu cosa ne pensi?

  • Ti è capitato di vivere in prima persona qualcuna delle esperienze descritte?

  • Pensi che sia utile/necessario sensibilizzare i cittadini verso il corretto utilizzo delle toilette pubbliche?

  • Quali suggerimenti ti sentiresti di dare per migliorare il decoro dei servizi nelle nostre città ?

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