Ci è piaciuta l’idea di coinvolgere i cittadini di OpinionCity in un match scherzoso tra due tipi di biscotti, entrambi molto amati: i Ringo della Pavesi e gli Oreo. Perché questo confronto? Semplice, perché si tratta di biscotti che rispondono ad uno stesso concept: non un biscotto singolo ma due cialde tenute insieme da una farcia costituita da una soffice crema Abbiamo chiesto ai cittadini di OpinionCity di dirci da che parte si schierano, quali sono i loro biscotti preferiti e perché. Ed ecco i risultati del nostro sondaggio.

Ringo vs. Oreo : il duello

Oltre 1500 cittadini di OpinionCity hanno preso parte al nostro sondaggio. I risultati non lasciano dubbi! I nostri cittadini, pur apprezzando entrambi i biscotti, si schierano nettamente a favore del biscotto della Pavesi. I Ringo sono preferiti perché meno dolci e meno pastosi e perché sono biscotti per noi “storici”.

E’ interessante notare che qualcuno dei nostri cittadini ci segnala che in famiglia i figli sono schierati per gli Oreo e i genitori per i Ringo.

Insomma, per i nostri cittadini, Ringo batte Oreo 2 a 1!

Chi è nato prima? Un po’ di storia

Tutti noi in Italia conosciamo da circa 50 anni i Ringo, i celebri biscotti di casa Pavesi pubblicizzati da uno spot che diceva “di qua la vaniglia, di là c’è il cacao, in mezzo la crema”. Il biscotto è diventato subito molto popolare tra i giovani, sia per il nome che faceva riferimento a Ringo Starr, batterista dei Beatles, sia per le indovinate campagne pubblicitarie che inneggiavano all’amicizia e alla solidarietà tra ragazzi sui campetti di calcio.

Ma l’idea, Mario Pavesi la ebbe dopo un viaggio negli Stati Uniti, cercando qualcosa di adatto ai teen agers, un pubblico quindi leggermente più adulto rispetto a quello a cui si rivolgeva con i classici Pavesini.

Furono proprio gli Oreo ad ispirarlo? Non lo sappiamo. Gli Oreo negli Stati Uniti già esistevano, erano prodotti per il mercato britannico e commercializzati dalla ditta Nabisco fin dai primi del ‘900. L’origine del nome è incerta: non si sa se faccia riferimento alla parola francese “or”, oro (la confezione originaria era dorata), o dalla parola greca “oros”, che significa montagna (a causa della forma originale del biscotto) o persino dalla parola greca “oreos”, che significa “bello”. Di fatto, erano composti fin dall’inizio da due biscotti di colore molto scuro per l’utilizzo di cacao olandese, farciti da una dolce crema al latte. Sbarcati in Italia da poco più di dieci anni, per la gioia di quanti li avevano assaggiati negli States ma non riuscivano a trovarli qui da noi, hanno mantenuto invariate queste caratteristiche nella loro versione classica.

Cosa ne pensano i Cittadini di OpinionCity?

Leggendo le recensioni presenti nella nostra Stanza dei Consigli abbiamo avuto modo di approfondire quello che i nostri cittadini pensano di Ringo e di Oreo, divertendoci a mettere a confronto opinioni e giudizi dei due schieramenti. Potrai leggere tutti i commenti collegandoti ai nostri link:

Gusto inimitabile, bontà unica, buonissimi in ogni occasione … I Ringo piacciono davvero tanto a grandi e piccoli, sono la merenda che da tanti anni va bene sempre.

Ma andiamo ad ascoltare alcuni commenti dalla viva voce dei nostri cittadini:

“Sono di una bontà unica. La crema si fonde con il biscotto in un tripudio di dolcezza.” (R.S.)

“Come sempre, i Ringo sono ottimi a colazione, nel latte o per merenda, è il biscotto adatto a tutti: il gusto è inimitabile, sia nella versione classica sia al cacao, è perfetto così “(G.P)

“Il doppio gusto del biscotto e la morbidezza del ripieno lo rendono unico e inimitabile. Prodotto di qualità.” (C. D.M).

“Amo il loro sapore e la crema è fantastica!!!!! Sia al cacao che alla vaniglia ma la prima in particolare” (C.E)

Per i Ringo, dunque, entusiasmo alle stelle, sia nella versione con crema a vaniglia che in quella con crema al cacao. Qualcuno sottolinea anche la praticità delle confezioni in bustine singole, comode da infilare negli zainetti dei bimbi che li portano a scuola come merenda.

Anche gli Oreo piacciono tanto ed hanno i loro fans. La “bontà nera” ha saputo conquistare un vasto pubblico: nelle recensioni ricorrono spesso aggettivi come mitici, favolosi, inconfondibili, strepitosi. Esaminiamo qualcuno dei commenti

“Unici ed inconfondibili, questi biscotti si sciolgono piacevolmente in bocca, svelando la gustosità e ricchezza del loro goloso ripieno” (P.V.)

“Si scioglie in bocca!! Inizio a mangiare e non riesco più a fermarmi!!! !uno tira l’altro” (V.M.M)

“Proprio buonissimi. I bambini vanno matti per questi biscotti…ma anche la mamma” (D.V)

“Hanno un sapore inconfondibile. Con tre figli, in casa non possono mancare” (T.T.)

“Me li hanno fatti scoprire i miei nipoti, sono buonissimi” (R.P.)

In moli commenti viene anche sottolineata la versatilità di questo biscotto che si presta bene a rendere speciali alcune torte casalinghe.

“Gli Oreo sono qualcosa che in casa mia non manca più. Li uso anche per qualche ricetta innovativa (torrone al cioccolato e Oreo, dolci con Oreo tritati, ecc.) e tutti ne vanno pazzi in famiglia” (E.G.).

Le opinioni, tuttavia, non sono del tutto concordi: c’è infatti chi trova il biscotto troppo secco, troppo dolce, troppo burroso, troppo nero….

“All’inizio sono buonissimi, poi stufano” (A.T.)

“Sono dolcissimi e anche pesanti” (R.C.)

“I prodotti made in Italy non li supera nessuno” (L.C.)

“Non riesco a non pensarli come la brutta copia dei Ringo” (R.A.)

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