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Quasi 2800 cittadini di OpinionCity hanno partecipato al nuovo sondaggio della nostra campagna sullo sviluppo sostenibile. I nostri cittadini si esprimono così : il 93% rinuncerebbe volentieri ad un utilizzo quotidiano dell’auto privata in favore dei mezzi pubblici mentre solo il 7% sostiene di non poter fare a meno della macchina per gli spostamenti di tutti i giorni in quanto vive in luoghi mal serviti dal servizio pubblico.

Modifichiamo il nostro stile di vita per contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico! Cominciamo con il mettere in discussione la cultura dell’uso della macchina, almeno nei centri urbani, e cerchiamo di andare tutti un po’ di più …a passo d’uomo!

Perché, è bene ricordarlo, non dobbiamo chiederci cosa possa fare il mondo per noi, ma cosa possiamo fare noi per il mondo.

Motori, inquinamento e salute

Ogni giorno le pubblicità della grandi casa automobilistiche ci bombardano di informazioni ricordandoci quanto i loro motori siano diventati sempre più “green”. Ed è vero, negli ultimi anni, almeno nelle nazioni industrializzate, i motori sono effettivamente molto più puliti. Tuttavia questo non è sufficiente a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. La quantità di inquinanti emessa dallo scarico di ogni singolo veicolo oggi è molto inferiore rispetto a pochi anni fa ma il numero di mezzi in circolazione è diventato elevatissimo…

Dalla metà degli anni 1950 il traffico stradale è la causa principale delle emissioni di ossido di azoto e una fonte rilevante di polveri fini e fuliggine da diesel cancerogena. Ma perchè le emissioni delle nostre auto sono così nocive? che cosa viene fuori dal tubo di scarico? I tre inquinanti “classici” sono l’ossido di carbonio (CO), un gas velenosissimo, mortale anche in bassissime concentrazioni, gli idrocarburi incombusti, e gli ossidi di azoto (NOx), che rilasciati nell’aria, sono i maggiori responsabili delle piogge acide. Bisogna poi considerare il “particolato”, tipico dei motori diesel ma non solo. Si tratta di particelle microscopiche, le famigerate polveri sottili, sospese nell’atmosfera: più sono piccole, più sono pericolose per la nostra salute. Le più piccole infatti riescono a superare la mucosa nasale e bronchiale penetrando fino agli alveoli polmonari. Sembra addirittura che le particelle iperfini riescano ad interagire direttamente con il sistema nervoso centrale, depositandosi nei pressi delle terminazioni nervose olfattive e diffondendo verso il cervello, con gravi effetti neurotossici. Un vero bollettino di guerra! E naturalmente, i più colpiti sono gli individui più fragili, cioè bambini e anziani.

A passo d’uomo

Nel nostro Paese il settore dei trasporti produce la metà delle emissioni di polveri sottili e oltre il 65% di queste deriva dal trasporto stradale. Cosa può fare ciascuno di noi? Possiamo dare un nostro piccolo contributo per migliorare la qualità dell’aria delle nostre città? In che modo possiamo impegnarci per tutelare la salute nostra e dei nostri figli?

In realtà, anche un piccolo contributo può fare la differenza. Esaminiamo insieme alcuni semplici accorgimenti che ciascuno di noi può adottare.

  • Teniamo la macchina in buone condizioni: in particolare, effettuiamo regolarmente i previsti controlli sulle emissioni gassose.

  • Evitiamo di tenere il motore acceso, facendolo girare a vuoto mentre siamo fermi in coda.

  • Riduciamo la velocità dell’auto per ridurre le emissioni: eviteremo così di scaricare più gas inquinanti e ridurremo i rischi di incidenti per noi e per i pedoni.

  • Utilizziamo auto ibride o elettriche: se siamo in procinto di cambiare auto, prendiamo in considerazione le alternative che il mercato oggi propone. Evitiamo le auto diesel, particolarmente inquinanti e che dovrebbero subire un sostanziale blocco già dal 2020 ed essere addirittura bandite dai grandi centri urbani prima del 2030.

  • Ripensiamo i trasporti, utilizzando maggiormente metropolitane e bus di linea: oltre a ridurre l’inquinamento, avremo il vantaggio di recuperare un po’ di tempo per leggere o chiacchierare ed eviteremo lo stress di guidare nelle ore di punta.

  • Il car-sharing può venirci in aiuto se non possiamo proprio a fare a meno dell’auto. Organizziamoci con i colleghi di lavoro o iscriviamoci ad un sito specializzato per la condivisione dei trasporti. Ne avremo un notevole risparmio, faremo nuove conoscenze e il viaggio in compagnia sarà sicuramente più piacevole.

  • A piedi o in bicicletta! A volte la dipendenza dall’auto è un fatto psicologico, ci viene istintivo ricorrere alla macchina parcheggiata sotto casa anche per piccoli tragitti. Proviamo ad invertire questa tendenza, con beneficio della nostra silhouette, della nostra circolazione sanguigna e … delle nostre tasche! Sfruttiamo le piste ciclabili presenti in tanti centri cittadini e utilizziamo l’ormai diffuso e conveniente servizio di bike-sharing.

E tu cosa ne pensi?

  • Saresti disposto a ridurre l’utilizzo dell’auto nei tuoi spostamenti quotidiani per contribuire al miglioramento della qualità dell’aria nella tua città?

  • Pensi che sia utile/necessario sensibilizzare i cittadini verso un sistema di trasporti più ecosostenibile?

  • Nella tua città esistono piste ciclabili e sistemi di bike-sharing che incoraggino i cittadini a lasciare a casa l’auto?

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