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Nel nostro gioco del “se fossi”, ci è piaciuta l’idea di coinvolgere i cittadini di OpinionCity in un match scherzoso tra due note marche di caffè, entrambe molto amate: la Lavazza e il Kimbo. Perché questo confronto?


Perché il caffè è un must per tutti noi italiani e nessuno può fare a meno della classica bevanda tonificante e corroborante. Ma, davanti alla tazzina fumante, è lecito chiederci: il caffè è italiano o napoletano?


Questo è il senso del nostro “duello” tra le due notissime marche di caffè, la Lavazza nata a Torino a fine ‘800 e la napoletanissima Kimbo che ha una storia di soli 50 anni o poco più. Abbiamo chiesto ai cittadini di OpinionCity di dirci da che parte si schierano, e quali sono i motivi della loro preferenza. Ed ecco i risultati del nostro sondaggio.

Lavazza vs. Kimbo : il duello

I cittadini di OpinionCity lo hanno decretato: il caffè è italiano, italianissimo. E’ qualcosa che unisce al di là delle tradizioni regionali e dei gusti locali. Più di 2.500 cittadini hanno voluto esprimersi, prendendo parte al nostro scherzoso duello e le risposte che ci sono arrivate indicano senza ombra di dubbio che sulla prima scelta del mattino, quella che serve per farci partire con il “piede giusto”, non ci sono eccessivi dubbi: niente scelte divisive, almeno a colazione!

Un amore che dura da quattrocento anni

Il caffè cominciò a diffondersi in Italia nel 1600 grazie ai commerci di Venezia con l’impero Ottomano. Ma la bevanda arrivata dall’Africa non riscosse subito i favori del popolo (per il prezzo considerato eccessivo), né quelli della Chiesa: il caffè veniva consumato dai musulmani, gli infedeli per eccellenza, pertanto era da considerarsi “bevanda del diavolo”.

Secondo i più rigidi esponenti ecclesiastici, il caffè era in grado di rendere disinibiti anche gli spiriti più calmi e morigerati. Ma, dopo l’iniziale diffidenza, riabilitata dal Papa Clemente VIII che ne era un appassionato, la bevanda cominciò a diffondersi in tutto lo Stivale riscuotendo un successo strepitoso, tanto che si diffusero le famose “botteghe del caffè”, straordinari luoghi di ritrovo alla moda.

Sembra incredibile, ma a Napoli il caffè cominciò a diffondersi molto più tardi che nel resto delle città europee ed italiane. Per la sua affermazione bisognerà aspettare la regina Maria Carolina, moglie di Ferdinando IV di Borbone, che importò dalla natìa Vienna questa tradizione che si è pian piano radicata nella cultura napoletana

Oggi, i figli di Partenope sostengono che il loro caffè sia il migliore del mondo e lo considerano quasi un emblema della città. Il segreto del buon caffè napoletano è stato attribuito di volta in volta a tanti diversi fattori, da una speciale tecnica nella tostatura, alla macchinetta napoletana, la “cuccumella”, in cui la percolazione avviene molto lentamente, all’acqua proveniente dall’acquedotto del Serino, particolarmente pura. Insomma, il caffè è in elemento iconico della città, come il Vesuvio e la pizza.

Cosa ne pensano i Cittadini di OpinionCity?

Leggendo le recensioni presenti nella nostra Stanza dei Consigli abbiamo avuto modo di approfondire quello che i nostri cittadini pensano di Lavazza e di Kimbo, divertendoci a mettere a confronto opinioni e giudizi dei due schieramenti.

Andiamo ad ascoltare alcuni commenti dalla viva voce dei nostri cittadini: potrai leggerli tutti collegandoti ai nostri link.

Lavazza Crema e Gusto piace davvero molto ai suoi numerosi sostenitori: è il caffè adatto ad ogni momento della giornata e per molti è uno di quei prodotti utilizzati da sempre e che fanno ormai parte della tradizione familiare:

 

“Ha un buon aroma , il suo sapore è sublime, mi piace talmente tanto che non potrei farne a meno”

“ È intenso e dà una carica eccezionale”

“Iniziare la giornata con una tazzina di caffè buono come questo vuol dire partire bene ed affrontare la giornata con una carica positiva.”

“E’ ottimo al mattino, di pomeriggio e, perchè no, anche di sera.”

“Sono cresciuta con questo prodotto…l’ha sempre usato mia nonna e lo usa tutt’ora mia mamma e oggi che mi ritrovo sposata lo uso anche io a casa mia.”

 

Insomma, un caffè dal gusto deciso, dall’aroma avvolgente, né troppo forte né troppo leggero, che può essere consumato in qualsiasi momento della giornata.

 

Anche il caffè Kimbo vanta tantissimi fan che ne decantano le qualità: il suo gusto viene definito “amabile”, ”aromatico e intenso”, “il vero aroma del caffè napoletano”.

 

“Mi piace l’aroma e il gusto che lascia in bocca, ottimo il profumo, forte e deciso”

“Mi dà la voglia di iniziare una buona giornata”

“Aprire la confezione equivale a farsi invadere da un profumo ricco ed intenso.”

“Il suo aroma intenso che inebria tutta la casa e detto da una napoletana doc dovete crederci!”

“Da buona napoletana riesco a riconoscere un buon caffè già dall’apertura della confezione. L’ aroma è irresistibile, un gusto decisamente intenso”

“Ottimo caffè per una vera tradizione napoletana”

 

Ecco, i sostenitori del caffè Kimbo ne sottolineano molto spesso la “napoletanità”, un quid fatto di aroma, densità e cremosità, un equilibrio tra aroma e gusto che forse non riscontrano in altre, pur ottime, miscele. L’aggettivo che ricorre più frequentemente è “intenso”: evidentemente è questa la parola che racchiude l’essenza della “napoletanità”.

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