Abbiamo affrontato questa volta un tema delicato e attuale, quello dell’inclusione e della lotta alle discriminazioni: un protagonista gay in un “corto” Disney è proprio un elemento di novità che può far riflettere e suscitare la discussione. Abbiamo chiesto ai cittadini di OpinionCity se sono d’accordo con la scelta della Disney.

 

Dopo un ampio e interessante dibattito che potete leggere sul nostro blog, i cittadini di OpinionCity, con oltre 4.000 voti, si sono espressi così:
81% SI’
19% NO

La storia di Greg e Manuel: uno spunto di riflessione

Solo nove minuti per sovvertire la rappresentazione di un mondo stereotipato popolato di eroi borghesi e di famiglie tradizionali, nove minuti per aprirsi ad una società più variegata e inclusiva dove anche minoranze etniche e personaggi di diverso orientamento sessuale hanno il loro posto e il loro diritto di essere rappresentati.

 

Questo è il senso di Out, il “corto” della Disney Pixar che affronta con la giusta leggerezza e un pizzico di magia una storia tenera e divertente sulla difficoltà del coming out. E’ la storia di Greg: il protagonista nasconde ai genitori la sua relazione con il giovane Manuel perché teme il loro giudizio. L’occasione dell’outing è un trasloco in cui i genitori si offrono di aiutarlo: Greg si è affrettato a nascondere le foto che lo ritraggono con Manuel, ma dopo una serie di peripezie, si rende conto che alla mamma importa solo la sua felicità e che per lei non fa differenza se è innamorato di una ragazza o di un ragazzo.

 

Un bel cambio di passo, non vi pare? Con questo “corto”, la Disney sdogana definitivamente la tematica dell’omosessualità (appena accennata in altri cartoon e mai riferita ai protagonisti) rendendola il centro della storia.

 

Out, seppur sia un cortometraggio a sé stante, fa parte del ciclo Pixar Spark Shorts, una serie di corti indipendenti prodotti dalla Pixar Animation Studios la cui particolarità è osare, sperimentare. Registi giovani, budget limitati e tempi ridotti per temi di grande attualità. In tutti i corti vengono affrontate le tematiche della diversità e dell’amicizia, declinate in modi e stili differenti: si va dal tema della disabilità a quello della discriminazione femminile sul luogo di lavoro, al maltrattamento degli animali, all’amicizia che sa andare oltre le apparenze. Out è il settimo “corto” della serie.

I cartoon e la rivoluzione arcobaleno

Ma quando è cominciata la “rivoluzione arcobaleno” nei cartoni animati? In passato, alcuni protagonisti di celebri strisce o di film di animazione hanno fatto discutere per una loro velata omosessualità, nonostante le smentite dei loro creatori. Piperita Patty dei Peanuts o Velma di Scooby-Doo sono state associate all’universo lesbico, forse semplicemente perché si discostano dallo stereotipo femminile.

 

Poi è stata la volta degli inseparabili amici Bert e Ernie con la loro presunta relazione sentimentale, per finire al tenero Tinky Winky dei Teletubbies nei cui colori si nasconderebbero riferimenti al mondo gay.

 

E che dire di Timon e Pumba nel film “Il re Leone”? Sembrano proprio una coppia di fatto e quando poi adottano il piccolo Simba, la “famigliola” è al completo!

 

Ora, i tempi sono maturi per trattare il tema in modo delicato e sereno, ma esplicito come nel “corto” Out. E non basta, la rivoluzione potrebbe essere dietro l’angolo! Nel già annunciato Frozen 2, sequel del film di animazione campione d’incassi, la protagonista Elsa potrebbe vivere una storia d’amore con un’altra principessa, diventando così la prima principessa lesbica dei cartoni!

Le favole per una educazione all’affettività “a tutto tondo”

Le favole, lo sappiamo, hanno un modo magico di parlare all’inconscio del bambino, entrando in contatto diretto con il loro mondo interiore. Ma anche quello che le fiabe non dicono può essere altrettanto importante. Fino ad ora, le storie veicolate dalle fiabe propongono esclusivamente modelli di famiglie etero e non c’è mai un riferimento a famiglie omogenitoriali.

 

Come dovrebbe sentirsi un bambino che vive in una di queste nuove famiglie arcobaleno? Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia sarebbero circa centomila i figli cresciuti da genitori omosessuali, in Francia più del doppio, negli Stati Uniti si stima che i genitori omosessuali siano tra i 6 e i 10 milioni, e circa 14 milioni i loro figli. E’ giusto che questi bimbi non trovino le loro famiglie rappresentate nelle favole?

 

Anche in Italia cominciano a moltiplicarsi iniziative volte a raccontare ai bambini, in modo semplice e naturale, i mille modi in cui si può essere famiglia. Favole, racconti, fumetti e graphic novel affrontano grandi temi che aiutano a crescere in modo responsabile nel rispetto degli altri.

Quanta strada in 30 anni!

Sì, è vero la strada da fare è ancora tanta e il lavoro non è semplice. Non è facile entrare nell’ottica di un mondo sempre più complesso e variegato in cui le famiglie possono essere di tanti tipi diversi, in cui la genitorialità, intesa come capacità di prendersi cura di un’altra persona sul piano fisico e affettivo, può essere sganciata dal dato strettamente biologico della procreazione.

 

Ma se ci voltiamo un attimo a guardare indietro, ci sembra quasi inverosimile che fino a 30 anni fa l’omosessualità era considerata una malattia mentale. Soltanto il 17 maggio 1990 l’OMS cancellò l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, definendola per la prima volta “una variante naturale del comportamento umano”.

 

C’è sicuramente ancora tanto da fare per superare stereotipi e convenzioni, per eliminare le discriminazioni e andare verso una società aperta e inclusiva in cui le differenze, qualsiasi differenza, possano essere considerate come un arricchimento. E allora, ben vengano le favole “arcobaleno”!

E tu cosa ne pensi?

  • E’ bene far comprendere ai bambini molto presto, anche attraverso i cartoni animati, che la realtà che ci circonda è complessa e variegata?
  • Pensi che favole e cartoni animati più inclusivi possano aiutare a ridurre discriminazioni e bullismo?
  • Pensi che sia opportuno/necessario affrontare il tema dell’omosessualità in ambito educativo e scolastico ?

Hai trovato interessante questo articolo?

Puoi condividerlo con i tuoi amici oppure lasciare un commento in basso. La tua opinione ci interessa molto. Continua ad andare alla scoperta delle notizie sulla nostra “city” attraverso le diverse sezioni del nostro blog ed agli articoli che abbiamo pubblicato.

Sei già iscritto ad OpinionCity?

Se non sei ancora iscritto puoi farlo gratuitamente oppure puoi presentarci un amico. Parteciperai così ai nostri test di prodotto e potrai darci la tua opinione sui prodotti che consumi ogni giorno, aiutando così le aziende a renderli sempre più adatti a soddisfare i gusti e le esigenze dei consumatori.