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Sappiamo tutti che l’automazione sta compiendo passi da gigante e che ormai le macchine sostituiscono il lavoro dell’uomo in tanti settori. Ma questo non è che il primo passo: sono già sul mercato robot in grado di sorvegliare la nostra casa, rilevando intrusioni o fughe di gas, altri che sono degli “intrattenitori” per bambini o anziani, in grado di comprendere gli stati d’animo e comportarsi di conseguenza. Sono insomma dei veri social robot. Ma l’ultima frontiera è quella che sta portando alla realizzazione di robot che sono dei veri “umanoidi”.

Il quesito

Vorresti un robot per amico?

Che ne direste di avere per amica una robot androide che somiglia a Audrey Hepburn, che è in grado di “vedere” attraverso due microcamere, di cogliere l’espressione facciale del suo interlocutore e rispondere con frasi coerenti scegliendo tra oltre 60 possibili espressioni facciali quella più adatta alla circostanza?

Un robot che è in grado di imparare dalle sue esperienze e che afferma che la sua funzione principale è “dialogare con le persone”?

Questo androide esiste e si chiama Sophia! La vorreste come amica?

Il tema dell’inchiesta

Nei migliori libri di fantascienza, l’uomo ha sognato di poter interagire con un essere di sua creazione e al suo completo servizio e ha immaginato esseri fatti di valvole e transistor, ammassi di lamiere e circuiti elettronici, magari un po’ goffi ma servizievoli e divertenti. Anche il mostro di Frankenstein, pur non essendo un robot, in fondo rientra in questa tipologia, trattandosi pur sempre di un individuo creato da un uomo perché obbedisca ai suoi comandi.

Oggi la scienza e la tecnologia hanno compiuto passi da gigante verso l’obiettivo di realizzare robot umanoidi con le nostre abilità fisiche, i nostri processi cognitivi, la nostra capacità di rispondere agli stimoli e adattarci all’ambiente nel quale ci troviamo. Questi robot hanno sembianze sempre più simili a quelle umane perché è certamente più facile relazionarci con qualcuno che ci somiglia piuttosto che con un automa di metallo.

Cosa potrebbe fare un robot umanoide? Per esempio, potrebbe dare risposta ad alcuni problemi sociali quali l’invecchiamento della popolazione facendo da badante a un anziano, o interagire con bambini con problemi di autismo, o potrebbe essere “addestrato” (sarebbe meglio dire “programmato”) come soccorritore per intervenire in situazioni di pericolo, o tanto altro ancora.

Questo e molto altro nel nostro prossimo reportage!

E tu cosa ne pensi? Raccontaci la tua esperienza, dacci la tua opinione e partecipa alla nostra inchiesta.

Come partecipare

Tutti coloro che parteciperanno riceveranno 1 punto. Scopri tutti i modi per ottenere punti in OpinionCity.

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Quando pubblicheremo i risultati?

Quale sarà l’opinione degli altri cittadini di OpinionCity su questo tema? Lo scoprirai il 20 Maggio, data in cui pubblicheremo un breve reportage con i risultati di questa inchiesta.