Sistemi di assistenza alla guida e comportamento dei conducenti: un interessante progetto che ha visto i cittadini di OpinionCity collaborare ad un esperimento effettuato con i partecipanti alla guida.

Cuffiette e occhialini

Se vi è capitato di incrociare per le strade italiane persone alla guida con strane cuffiette e occhialini, avete incrociato proprio i partecipanti alla nostra ricerca di mercato, partecipanti maschi reperiti attraverso OpinionCity, che hanno guidato su percorsi stabiliti per verificare le prestazioni di dispositivi di assistenza alla guida e le reazioni dell’utente. Proprio per questo i partecipanti hanno dovuti indossare speciali strumentazioni: l’eye-tracker, occhiali dotati di telecamera in grado di registrare i movimenti oculari e raccogliere informazioni su che cosa si osserva durante la guida, e una cuffia elettroencefalografica per misurazioni elettrofisiologiche, con elettrodi applicati alla cuffia e ai lobi delle orecchie. Durante l’esperimento, in macchina era presente un operatore, con il compito di raccogliere informazioni su ciò che accadeva durante il tragitto e monitorare il corretto funzionamento della strumentazione

Scopo del test? Investigare l’influenza nella guida di alcuni dispositivi di ausilio per il conducente

Come reagisce il conducente alla presenza di alcuni dispositivi di assistenza? Guidare un’auto con cambio automatico e con dispositivi di assistenza alla guida consente al guidatore di rilassarsi e stressarsi meno o lo rende distratto perché si affida completamente a questi ausili? Cosa guarda la persona al volante mentre l’auto procede a velocità di crociera?

Un’esperienza davvero stimolante: ascoltiamo il racconto di uno dei partecipanti

Abbiamo intervistato uno degli uomini reperiti per partecipare alla nostra ricerca di mercato: si tratta di Fabio G., bolognese che ha già un’auto dotata di CC.

“Il reperimento è stato effettuato da Testpoint. Ho vissuto un’esperienza sicuramente molto interessante, anche se abbastanza impegnativa. Partecipando all’esperimento di neuromarketing ho auto modo di rendermi conto di quanto lavoro e impegno è profuso da chi progetta e realizza dispositivi di sicurezza per le auto. Sapevo che alle spalle c’erano tanti studi, ma non potevo avere un’idea precisa di come potessero essere realizzati e valutati questi dispositivi per la guida automatica.

Devo dire che non è semplice guidare indossando rilevatori della frequenza cardiaca, cuffia per EEG, occhialini per registrare i movimenti degli occhi, restando concentrati nel traffico per circa un’ora e venti. C’è sicuramente un po’ di tensione, almeno all’inizio.

Tra i due dispositivi testati, personalmente ho trovato più interessante uno dei due che è un passo avanti rispetto al semplice CC che la mia auto ha già in dotazione.

Alla fine delle due sessioni di guida mi è stato chiesto di compilare un questionario e di rispondere ad una intervista in cui si prendevano in esame e si mettevano a confronto vari aspetti dell’esperienza vissuta a livello emozionale e fisico.

Tre parole per definire questa esperienza? Originale, stimolante, impegnativa.”

E tu cosa ne pensi?

  • Quanto consideri importante questo tipo di test nel progettare dispositivi di sicurezza e di assistenza alla guida?

  • Eri a conoscenza del fatto che le aziende produttrici di questi dispositivi svolgessero questo tipo di ricerche di mercato avvalendosi della collaborazione di esperti dell’ Università?

  • Ti piacerebbe partecipare ad una esperienza come quella descritta?

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