Oltre 2000 cittadini di OpinionCity hanno ritenuto giusto intervenire nel sesto sondaggio della nostra campagna sul senso civico. Purtroppo, ancora una volta dobbiamo constatare che abbiamo davanti una lunga strada da percorrere per riuscire a vivere in un paese contraddistinto da pulizia e decoro urbano. Infatti, meno del 20% dei nostri cittadini nel corso dell’ultimo anno non ha visto mai o solo di rado rifiuti ingombranti abbandonati sul ciglio delle strade o nei pressi di cassonetti; per oltre l’80% si è trattato di un’esperienza piuttosto frequente. Esaminiamo quindi insieme quali sono i comportamenti corretti da seguire.

Mi hanno lasciata sola soletta… – Rispettando gli altri rispetti te stesso

Ancora un appuntamento della campagna di comunicazione di OpinionCity “Rispettando gli altri rispetti te stesso”. La nostra community intende così confermare il proprio impegno nel diffondere il rispetto per gli altri e le regole del buon vivere. Unisciti a noi!

Io non finisco nel cassonetto…

Conosciamo ormai tutti le quattro magiche paroline che devono stare alla base del nostro rapporto con i rifiuti, Riduzione, Riuso, Riciclo, Recupero: ma sappiamo applicarle correttamente anche ai rifiuti ingombranti?

Sappiamo che la raccolta differenziata è fondamentale per risparmiare risorse, per ridurre le emissioni inquinanti e per dare nuova vita a rifiuti che si trasformano in nuovi oggetti. Ma quando pensiamo ai rifiuti ci vengono in mente plastica, vetro, carta e materiali organici da differenziare secondo i criteri ormai diffusi su tutto il territorio nazionale; quando, invece, occorre smaltire i rifiuti ingombranti come vecchi frigoriferi, televisori, divani, mobili, sappiamo come ci si comporta?

Dove mettiamo il vecchio armadio? La credenza della nonna? Il frigo ancora funzionante?

I rifiuti ingombranti

Sono i rifiuti di beni di consumo durevoli, di arredamento di impiego domestico che, per loro dimensione e natura, non possono essere depositati nei cassonetti stradali né abbandonati sulla strada. Si tratta prevalentemente di mobili e materiali da arredo, materassi, grandi elettrodomestici (es. frigoriferi, cucine a gas, lavastoviglie, lavatrici, televisori, computer, stampanti…), sanitari (es. WC, vasche da bagno, lavabi…) provenienti da locali e luoghi di privata abitazione.

RAEE e non RAEE: che significano queste sigle?

Dobbiamo innanzi tutto distinguere tra rifiuti elettrici/elettronici e rifiuti ingombranti cioè tra rifiuti RAEE e non RAEE.

Gli apparecchi elettronici sono contrassegnati dalla sigla RAEE (che fa riferimento proprio ai Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e comprendono, ad esempio, elettrodomestici, pc, asciugacapelli, tostapane e chi ne ha più ne metta, che spesso vengono impropriamente abbandonati accanto ai cassonetti, nell’ambiente o buttati nella spazzatura indifferenziata senza nessuna considerazione per l’impatto ambientale.

Anche i rifiuti ingombranti non RAEE, quindi oggetti di grandi dimensioni come mobili, letti, bici, valigie, attrezzi sportivi e altro, non possono essere lasciati impunemente nel cassonetto sotto casa o abbandonati sul ciglio di una stradina di campagna.

Uno contro Uno oppure…

Se si acquista in cambio qualcosa di nuovo, sarà il venditore a farsi carico dello smaltimento del RAEE così come del vecchio arredamento o della nostra bici e senza costi aggiuntivi perché nel prezzo di acquisto è compresa una quota per lo smaltimento. Il rivenditore è obbligato al ritiro gratuito secondo il decreto “Uno contro Uno” entrato in vigore nel marzo 2010.

Se invece non procediamo all’acquisto di qualcosa di nuovo, per sbarazzarsi dei rifiuti ingombranti, che siano RAEE o no, occorre:

  • recarsi presso le isole ecologiche più vicine: questi centri di raccolta allestiti dagli Enti locali si occupano di smaltire i diversi tipi di rifiuti, inviandoli ad appositi impianti di trattamento.

  • farli ritirare dall’ente municipale della nettezza urbana: a seconda del luogo in cui vivete e della grandezza dell’oggetto, avrete la possibilità di prenotare il ritiro del vostro ingombrate in modo gratuito o pagando una piccola cifra.

Facile, no? Non è più ammessa nessuna scusa per lasciare i nostri grandi rifiuti per strada o gettarli nell’indifferenziata!

Una nuova vita è possibile!

Ma non esiste solo lo smaltimento: per i nostri ingombranti può esistere una nuova vita con il riciclo e il riuso. In molte città stanno nascendo associazioni ed enti no-profit a cui è possibile donare beni ingombranti riutilizzabili che possono essere recuperati alimentando così il circuito virtuoso e solidale del riuso. In questo modo è possibile prevenire la produzione eccessiva di questi rifiuti, contrastare il fenomeno del loro abbandono sul suolo pubblico e contenere l’impatto ambientale legato alla loro raccolta.

E tu cosa ne pensi?

  • Come funziona la raccolta degli ingombranti nella tua città?

  • Pensi che sia utile/necessario sensibilizzare i cittadini verso il corretto smaltimento o anche verso il riciclo e riuso di materiali ingombranti?

  • Quali suggerimenti ti sentiresti di dare per migliorare il decoro delle nostre città?

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