Anche questa volta, evidentemente, abbiamo toccato un tema sensibile: quasi 1700 cittadini di Opinioncity hanno voluto esprimersi raccontando le proprie esperienza. L’82% dei partecipanti nell’arco dell’ultimo anno ha avuto modo di vedere cicche abbandonate in giro mentre solo il 18% ha avuto la fortuna di vederne raramente o addirittura mai.

A quanto pare, c’è ancora molto da lavorare perché i nostri centri urbani raggiungano un livello dignitoso di pulizia e di decoro.

Prima di buttarla via pensa a chi dovrà raccoglierla – Rispettando gli altri rispetti te stesso

Eccoci al nostro quarto appuntamento della campagna di comunicazione di OpinionCity “Rispettando gli altri rispetti te stesso”. La nostra community intende così confermare il proprio impegno nel diffondere il rispetto per gli altri e le regole del buon vivere. Unisciti a noi!

Il simbolo del degrado ambientale: le cicche di sigaretta

Dopo i comportamenti dei bimbi in spiaggia, la cattiva abitudine di ascoltare musica a tutto volume con le finestre aperte, dopo il pessimo comportamento di utilizzare il cellulare al volante, oggi è la volta di prendere in esame un’altra deplorevole abitudine molto diffusa tra noi italiani e non solo: quella di gettare a terra le cicche di sigaretta, uno dei più sgradevoli sintomi di degrado del tessuto ambientale e del decoro urbano.

L’impatto dei mozziconi sull’ambiente

Si stima che in tutto il mondo ogni anno i mozziconi eliminati generino circa 768 milioni di chilogrammi di rifiuti tossici. Il problema dell’inquinamento da ‘cicche’ è reale e finora è stato ingiustamente trascurato. I mozziconi di sigaretta gettati via dagli 1,5 miliardi di fumatori nel mondo, sono tanto inquinanti e pericolosi per l’ambiente e per la salute quanto i rifiuti industriali.

Oltre a non essere biodegradabili, i mozziconi di sigaretta gettati a terra possono essere fonte di inquinamento per il suolo, oltre che per l’acqua, a causa della fuoriuscita di nicotina e catrame rimasti all’interno del filtro.

Quanto ci mette una sigaretta a decomporsi in natura?

Buttare i rifiuti in modo indiscriminato non è dunque un atto privo di conseguenze e ha forti impatti per il nostro ecosistema.

Il mozzicone di una sigaretta senza filtro impiega da 6 a 12 mesi per dissolversi, perché è fatto di sola carta e fibre vegetali di tabacco, quindi è biodegradabile. La durata del processo dipende però dalla temperatura e dall’umidità. Il freddo intenso allunga i tempi di smaltimento.

Se la sigaretta ha il filtro, come nella maggior parte dei casi, la storia è molto più lunga. Infatti il filtro è composto di un materiale chimico sintetico molto resistente che richiede dai 5 ai 12 anni di tempo per degradarsi. In tutto questo tempo, la cicca non solo deturpa città e spiagge, ma potrebbe anche soffocare un uccello o un pesce che dovesse ingoiarlo. Insomma la sigaretta non solo nuoce all’organismo… ma anche alla natura!

Cicche e decoro urbano: cosa dice la legge?

Non è affatto bello vedere i marciapiedi delle nostre città costellate di mozziconi di sigaretta che vanno ad incastrarsi tra i sampietrini, o le nostre spiagge ridotte a pattumiera.

Molti governi hanno preso atto del problema rinforzando leggi sui rifiuti di sigaretta, o imponendo più tasse sulle sigarette al fine di aiutare a sostenere i costi di pulizia.

Da noi in Italia chi getta mozziconi in terra, rischia una multa da 30 a 300 (legge 28 dicembre 2015 n. 221). La legge stabilisce inoltre che i Comuni debbano provvedere a “installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori per la raccolta dei mozziconi dei prodotti da fumo” e che anche i produttori di sigarette debbano sensibilizzare i consumatori sulle conseguenze nocive per l’ambiente derivanti dall’abbandono dei mozziconi.

La legge vieta anche esplicitamente di gettare mozziconi nelle acque o negli scarichi: quindi anche gettare il mozzicone nel wc è assolutamente sbagliato!

Riciclare i mozziconi? Si può

Fumare non è affatto ecologico ed è accertato che sia altamente nocivo per la salute, ma almeno i cittadini dovrebbero comportarsi in modo responsabile, evitando di gettare a terra i mozziconi di sigaretta sia per scongiurare la possibilità di una multa salatissima sia per salvaguardare un patrimonio di tutti.

In vendita non mancano dei porta mozziconi tascabili, piccoli, compatti, realizzati con materiale ignifugo, che le signore possono tranquillamente tenere in borsetta. Questi possono sicuramente venirci in aiuto anche quando nei paraggi non ci sono posacenere.

Ma ci sono anche soluzioni molto interessanti per il riciclo dei mozziconi di sigaretta:

  • In Italia, alcuni ricercatori dell’Enea propongono di adoperare le cicche di sigaretta come biomassa da cui ricavare calore ed energia. Inoltre, l’acetato di cellulosa dei filtri opportunamente rigenerato può essere riutilizzato per produrre pannelli termo-fonoassorbenti per l’edilizia.

  • In Cina si sperimenta l’uso delle sostanze tossiche presenti nei mozziconi come antiossidanti per acciai speciali, in pratica come ‘antiruggine’.

  • In Canada è allo studio la possibilità di estrarre l’acetato di cellulosa presente nelle cicche per creare dei pellets di plastica per produrre imballaggi o per la plastificazione del legno.

  • In Australia un team di ricercatori crede di aver trovato la chiave per rivoluzionarne l’impiego: i mozziconi potrebbero essere utilizzati per la produzione di mattoni di argilla cotta, in grado di intrappolare al loro interno gli agenti inquinanti.

E tu cosa ne pensi?

  • Nella tua città quanto è diffusa l’abitudine di gettare in strada i mozziconi di sigaretta?

  • Conosci qualcuno che sia stato multato per aver gettato in terra cicche o piccoli rifiuti?

  • Il Comune ha provveduto ad istallare i dispenser previsti dalla legge?

  • Quali suggerimenti ti sentiresti di dare per sensibilizzare i tuoi concittadini al rispetto del decoro urbano?

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