Dai risultati del sondaggio rivolto ai cittadini di OpinionCity è emerso che ben il 41% ha dei dubbi sulle modalità che utilizza per conservare gli alimenti che consuma.

Si tratta di un dato rilevante che ci spinge a pubblicare le linee guida lanciate da EUFIC (European Food Information Council) in modo da dare dei consigli che potranno servire a valutare in maniera più consapevole cosa modificare nelle nostre abitudini e come tutelare il benessere e la salute delle nostre famiglie.

Le informazioni di seguito riportate sono state interamente tratte dalle direttive pubblicate sul sito www.eufic.org.

Conservare il cibo fresco più a lungo ci permette di evitare di ammalarci, ha dei benefici sull’ambiente e ci fa risparmiare denaro. Ma dove e quanto a lungo possiamo tenere i differenti alimenti? Cosa deve essere mantenuto in frigorifero e cosa no? Molte etichette di alimenti preconfezionati riportano delle istruzioni sulla conservazione, ma cosa è meglio fare dopo l’apertura di questi cibi? I suggerimenti sulla conservazione che troverete in seguito possono aiutarci a prevenire il deterioramento degli alimenti e gli sprechi alimentari.

Imparare a leggere correttamente le date.

Conoscete la differenza tra le diciture “da consumare entro il …” e “preferibilmente entro il …” ? Questi termini sono definiti nel regolamento europeo sulle disposizioni riguardanti le informazioni alimentari per i consumatori.

Preferibilmente entro il …” riguarda la qualità. 

Dopo la data segnalata, l’alimento è comunque sicuro se viene consumato, ma il sapore, la consistenza o l’odore potrebbero non essere al meglio. Generalmente la dicitura “preferibilmente entro il …” si riscontra su alimenti in scatola, essicati, congelati o nel settore ortofrutticolo.

Da consumare entro il …” riguarda la sicurezza. 

Dopo la data indicata, il consumo dell’alimento potrebbe essere dannoso per la salute. Questi cibi non si devono mangiare dopo la data indicata nemmeno se l’odore o il sapore sono ancora gradevoli. La dicitura “Da consumare entro” si riscontra sugli alimenti deperibili (quelli che vanno a male velocemente), come i prodotti lattiero-caseari, la carne e le insalate confezionate.

(!) Ovviamente le date indicate sono valide solo se si seguono correttamente le istruzioni di conservazione riportate sulle etichette. Bisogna assicurarsi di leggere e seguire le istruzioni del produttore (ad esempio “una volta aperto, conservare in frigorifero e consumare entro tre giorni”).

Quando riponete in dispensa gli alimenti, riponete i prodotti comprati per ultimi con una data di scadenza più lunga dietro ai prodotti comprati in precedenza, più vicini alla data di scadenza e che devono essere consumati prima. Questo accorgimento vi permetterà di consumare gli alimenti entro le date indicate e ridurrà gli sprechi alimentari.

-Dispensa

  • Non tutti i cibi necessitano la refrigerazione per essere correttamente conservati. Degli scaffali puliti, asciutti e freschi (al di sotto dei 25°C) sono il posto migliore per conservare il pane, gli alimenti secchi (in sacchetti sigillati o in contenitori), barattoli chiusi, vasetti e bevande.

  • Molti prodotti, in particolare quelli provenienti dalle aree tropicali, come le banane, sono sensibili al freddo, pertanto non devono essere conservate in frigorifero. Le patate e le cipolle si conservano meglio al di fuori del frigorifero e al buio per evitare la germinazione. I prodotti che invece necessitano di maturare, come i pomodori, gli avocado, le pere e la frutta col nocciolo, è meglio che vengano conservati a temperatura ambiente, lontano dalla luce diretta del sole.

  • Bisogna inoltre assicurarsi di non riporre gli alimenti sul pavimento per evitare di attirare insetti o roditori e utilizzare armadietti differenti per i prodotti di pulizia e per i prodotti chimici di uso domestico per prevenire qualsiasi incidente.

Mantenere refrigerati gli alimenti

Gli alimenti etichettati con la dicitura “conservare refrigerato” e la maggior parte di quelli con l’indicazione “da consumare entro il…”, come ad esempio il latte pastorizzato, la carne, i piatti pronti, ecc., devono essere conservati in frigorifero affinchè rimangano sicuri fino alla data di scadenza indicata sull’etichetta. Le basse temperature (sotto i 5°C) riducono la crescita di batteri pericolosi per la salute.

Molti prodotti che possono essere conservati a temperatura ambiente, come il latte UHT o il brodo liquido nelle scatole, devono essere refrigerati dopo l’apertura. Inoltre è meglio non conservare il cibo contenuto nelle lattine nel frigorifero perchè gli alimenti potrebbero assumere un sapore metallico; pertanto si deve trasferire il contenuto delle lattine in un contenitore con coperchio.

Suggerimenti per la refrigerazione

  • Mantenere il frigorifero al di sotto dei 5°C e controllare regolarmente la temperatura con un termometro per frigoriferi.

  • Evitare di caricare troppo il frigorifero. Assicurarsi di lasciare spazio tra i vari prodotti in modo che l’aria possa circolare e il frigorifero funzioni in modo efficiente.

  • Evitare di mettere dei cibi caldi nel frigorifero perchè potrebbero innalzare la temperatura dello stesso. Aspettare che si raffreddino a temperatura ambiente.

  • Conservare la carne cruda, il pesce, il pollame in contenitori sigillati nei ripiani più bassi del frigorifero. Questi alimenti crudi possono contenere dei microorganismi che causano malattie. Questi microorganismi vengono eliminati durante la cottura, pertanto è importante che la carne cotta e i cibi pronti al consumo vengano conservati lontano dagli alimenti crudi, per evitare la diffusione dei microbi.

  • I microbi possono crescere anche a basse temperature anche se più lentamente. Quindi è meglio pulire immediatamente eventuali liquidi fuoriusciti, pulire frequentemente il frigorifero e conservare gli alimenti coperti o in contenitori chiusi.

  • Ricordarsi la regola delle “2 ore”: è importante raffreddare e riporre in frigorifero gli alimenti entro due ore sia che si tratti di avanzi, di cibo take-away o di cibo comprato al supermercato.

  • Consumare gli avanzi entro 2-3 giorni (1 giorno per quanto concerne i piatti a base di riso, poichè il riso può contenere spore che sopravvivono alla cottura e possono trasformarsi in batteri. Più a lungo viene conservato il riso cotto, più alta sarà la probabilità che i batteri ne rendano il consumo poco sicuro per la salute).

Tabella 1. Guida sulla durata di conservazione di alimenti refrigerati conservati nella parte più fredda del frigorifero.

Alimento Durata prevista in frigorifero
Pesce 3 giorni
Crostacei e molluschi 2 giorni
Carne 3-5 giorni
Carne trita e frattaglie 2-3 giorni
Salumi 2-3 settimane
Pollame 3 giorni
Succhi di frutta 7-14 giorni
Latte 5-7 giorni
Panna 5 giorni
Formaggi stagionati variabile (1-3 mesi)
Formaggi a pasta molle (camembert, brie) 2-3 settimane
Formaggio in fiocchi, ricotta, formaggi freschi 10 giorni
Burro 8 settimane
Margarina variabile (6 mesi)
Olio e grassi variabile (6 mesi)
N.B. Questo elenco può essere considerato una guida da consultare per sapere quanto a lungo possono essere conservati in frigorifero i prodotti chiusi. Per i prodotti etichettati , si devono seguire le istruzioni di conservazione e le date riportate in etichetta.

Congelare in modo sicuro per prolungare la durata degli alimenti.

E’ possibile congelare quasi tutti gli alimenti prima della scadenza indicata (“consumare entro il …”) e renderli sicuri per anni. Tuttavia la qualità inizierà a diminuire dopo 3-12 mesi dalla data di congelamento; pertanto controllare sempre le indicazioni riportate in etichetta.

Suggerimenti per il congelamento:

  • Mantenere il freezer a -18°C o a temperatura inferiore, controllandola con un termometro.

  • Utilizzare un imballaggio appropriato (sacchetti sigillati per la refrigerazione o contenitori di plastica) per proteggere gli alimenti ed evitare le bruciature da freddo.

  • Scongelare l’alimento completamente prima della cottura, idealmente in un contenitore riposto in frigorifero per tutta la notte. Una volta cotto, il cibo può essere conservato in frigorifero per 2-3 giorni.

  • Non ricongelare il cibo scongelato. Il cibo scongelato non deve mai essere ricongelato a meno che non sia stato cotto prima del ricongelamento.

  • Non mettere cibi caldi nel congelatore, per evitare che aumenti la temperatura del freezer.

  • Gli alimenti possono anche essere scongelati nel microonde. Tuttavia, dato che il microonde non riscalda in modo uniforme, potrebbe lasciare delle aree calde in cui si verifica una crescita microbica, pertanto è meglio cucinare e consumare il prima possibile gli alimenti scongelati al microonde.

Cosa fare se il congelatore si guasta?

Nel caso in cui il congelatore smetta di funzionare (ad esempio per la mancanza di corrente) è preferibile lasciare gli alimenti all’interno del congelatore con la porta chiusa. Se il guasto viene riparato entro 24 ore, molto probabilmente gli alimenti saranno ancora congelati e sicuri. Tuttavia, è meglio controllare ciascun prodotto singolarmente, se qualche alimento ha iniziato a scongelarsi (se inizia ad essere più soffice al tatto o se ha perso dei liquidi) deve essere consumato immediatamente.

*Contenuto interamente tratto dal sito www.eufic.org

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