Ho deciso di rivolgere le domande che leggerete ad Antonio non a caso.
È sempre interessante conoscere opinioni e sensazioni dei tester, fulcro centrale della nostra community online e di tutto il lavoro che ruota intorno ad essa, ma in questo caso specifico il profilo di questo cittadino ha attirato particolarmente la mia attenzione.

Un ragazzo poco più che venticinquenne, per sesso e per età molto diverso dalle altre tester con cui mi ero confrontata in passato e di cui vi avevo qui riportato le considerazioni in merito alle nostre attività, e laureando in economia aziendale.
Detto questo, non ci resta che dare inizio alla nostra chiacchierata!

 

D: Ciao Antonio, cosa ti ha spinto ad iscriverti ad OpinionCity e a partecipare ai nostri test di prodotto?

R: Ho saputo dell’esistenza di questa community tramite un’amica e le attività proposte mi hanno subito incuriosito.
In particolare, ascoltando i suoi racconti sull’ultimo test a cui aveva partecipato, mi incuriosiva l’idea di valutare un prodotto senza conoscerne il marchio, senza influenze di nessun tipo, concentrandomi sul prodotto in quanto tale, senza preconcetti.

Credo che i ragazzi della mia generazione siano particolarmente influenzati dall’attività promozionale delle aziende, sicuramente di più rispetto alla generazione dei nostri genitori.
Siamo esposti a questo tipo di messaggi fin dalla prima infanzia.
È stato bello per una volta consumare dei prodotti alimentari senza essere in nessun modo influenzati da questo meccanismo.

 

D: Eri già entrato in qualche modo in contatto con il mondo del product testing o, più in generale, delle ricerche di mercato?

R: Avevo sentito parlare di vari tipi di ricerca di mercato e vagamente conoscevo il loro modo di svolgersi, dando un occhiata al vostro blog ho cominciato a capirci qualcosa in più.
Questo mi ha sicuramente invogliato a provare, in un certo senso, a passare dalla teoria alla pratica, facendo così in modo che aziende produttrici potessero venire a conoscenza dell’idea che il consumatore, in questo caso io, avesse del proprio prodotto.
E in maniera reale, stavolta.
Con lo sbarco di qualunque tipo di azienda sui social si ha l’impressione di poter far sentire la propria voce in qualunque momento, ma è solo un impressione, appunto.
In questo caso invece so che il mio parere avrà realmente un canale preferenziale per arrivare fino al produttore di ciò che ho testato.

 

D: Credi che questo tipo di test siano adatti anche a giovani studenti e studentesse, o li vedi come maggiormente destinati ad altre categorie di consumatori?

R: Adatti o meno che siano, quello che posso dirti con certezza è che a me è piaciuto molto partecipare e sicuramente mi candiderò per le prossime iniziative.
Detto ciò, se ho trovato il vostro tipo di product testing interessante e divertente io, non vedo perchè non possa esserlo per altri ragazzi della mia età! Con i miei amici ho fatto il passaparola, ti farò sapere se piacerà anche a loro questo tipo di esperienza [ride], io penso proprio di sì!

 

Ringrazio Antonio, torno a casa soddisfatta della nostra chiacchierata e sempre più convinta del fatto che parlare con voi sia il modo migliore per migliorarci.

 

Livia Martini