La “water footprint” (o “impronta idrica”)  è un indicatore quali/quantitativo dellutilizzo e dellinquinamento (diretto o indiretto) di acqua dolce da parte di  consumatori e produttori.

 

Attraverso l’attenta analisi dei parametri osservati, si permette di evidenziare i risvolti sull’impatto ambientale e l’effettivo consumo d’acqua dolce, fornendo così un dato fondamentale per l’elaborazione di politiche produttive volte al rispetto dell’audit ambientale e del sempre più importante concetto di produzione sostenibile. (per saperne di più.. http://waterfootprint.org)
 
La Conserve Italia si aggiudica il titolo di prima azienda alimentare nostrana ad aver conseguito la certificazione “water footprint”.

 

In accordo con il Ministero dell’Ambiente, la società compie un importantissimo passo verso un metodo di produzione sostenibile e attento al tema dell’impatto ambientale, atto a diminuire le emissioni di cO2.

water footprint, scopri cos'è sul blog di opinion city

L’impronta idrica è stata calcolata su tre prodotti di punta del marchio Valfrutta: nello specifico polpa di pomodoro, borlotto e nettare di pera.

 

In questo modo è stato possibile identificare le fasi più significative dal punto di vista idrico del ciclo produttivo. Conserve Italia potrà ora avviare politiche interne atte a ridurre l’impronta idrica, rendendo in questo modo più sostenibile per lambiente la sua attività dimpresa.

 

Le analisi hanno rilevato che le aree critiche sulle quali è possibile intervenire, sono principalmente relative alla filiera agricola del ciclo produttivo. Sirichiederà quindi, l’ideazione di nuove strategie d’azione nella gestione ed irrigazione delle colture.

 

Siamo quindi davanti ad un ulteriore mezzo attraverso il quale raggiungere gli obbiettivi di sostenibilità ed efficienza delle risorse, obbiettivi inseriti tra l’altro nella roadmap pubblicata nel 2011 dalla Commissione europea.

 

La “water footprint” è anche però una testimonianza del fatto che produzione in larga scala e sostenibilità ambientale non sono due concetti necessariamente in antitesi tra loro.

 

Rispettare l’ambiente e le sue risorse, al giorno d’oggi, si può: non farlo diventa una scelta, non più un imprescindibile necessità imprenditoriale.

 

 

Di Giorgio Cortesi