Forse non tutti i cittadini della nostra community sanno che Testpoint, pur essendo continuamente alla ricerca di mezzi sempre più efficaci e all’avanguardia per raccogliere le opinioni dei consumatori, non ha di certo abbandonato i ben conosciuti metodi della “vecchia scuola”.

Chi di voi, infatti, non ha mai ricevuto una telefonata in cui si veniva invitati a rispondere ad un’ intervista telefonica?

Eh sì, nel 2015, nell’era dei social media e dello shopping on-line, alcuni tipi di indagini sono ancora affidate al caro, vecchio telefono.

A questo proposito, chi meglio di una giovane donna che ha fatto delle interviste telefoniche il proprio mestiere può aiutarci a capire qualcosa di più su questo mondo?

Per una volta, invertiamo i ruoli: l’intervistatrice non fa le domande, risponde.

 

D: Ciao Anna, potresti spiegarci quali sono gli aspetti di questa modalità di indagine che tutt’ora la rendono attuale e così utilizzata?
R: Il telefono lo abbiamo tutti. Si è vero, moltissimi utilizzano il pc, ma il telefono è un’altra storia.
Con questo metodo si raggiunge davvero qualsiasi tipo di cittadino, qualsiasi tipo di consumatore: dal diciottenne al novantenne, di ogni estrazione socio-economica o livello di istruzione e in qualunque area del paese.
Quando si vuole il parere di un gruppo così eterogeneo di persone, secondo me, l’intervista telefonica diventa una tecnica quasi insostituibile.
Al telefono si ha la possibilità di uscire dallo schema fisso di un questionario a crocette. […]
Nel corso della mia esperienza lavorativa ho imparato a comunicare sempre meglio, ai più diversi soggetti, in modo chiaro ed efficace i contenuti da approfondire, rendendoli così accessibili a tutti.

 

D: a quindi, in poche parole, com’è stare “dall’altra parte” del telefono? Com’è fare delle interviste usando questo strumento?
R: Stare dall’altro lato significa rapportarsi, seppur solo telefonicamente, con tanta gente con cui, in altro modo, sarebbe quasi impossibile entrare in contatto.
Certo, come negarlo, non tutti sono ben disposti nei tuoi confronti, stiamo comunque chiedendo ad uno sconosciuto di dedicarci qualche minuto del proprio tempo.
Ma quando però si riesce a conquistare l’attenzione di qualcuno, a stimolarne la curiosità, lì arriva, a mio parere, il bello di questo lavoro e la sua parte più soddisfacente.
E poi, al telefono con una sconosciuta, le persone si sentono più disinibite, libere, spesso si aprono completamente raccontandoti anche stralci della loro vita, andando bel oltre la risposta alla tua domanda….se tu solo sapessi in tutti questi anni quante storie ho sentito!

 

D: Potresti raccontarcene qualcuna?

R: [ride] Eh no, mi dispiace: una brava intervistatrice è un po’ un confessore: deve tenersi tutto per se!

 

 

di Livia Martini

 

Le intervistatrici per le ricerche di mercato di Test Point