Un vero plebiscito

Certo, era prevedibile fin dall’inizio ed è stato in effetti un vero plebiscito. La quasi totalità dei Cittadini di OpinionCity che ha risposto al nostro sondaggio spenderebbe circa 10 centesimi in più per acquistare un uovo con la consapevolezza di aver evitato che un pulcino maschio, quindi non adatto alla filiera produttiva perché incapace di generare uova, venga eliminato in modo cruento.

 

I pulcini maschi non rappresentano un reddito

Probabilmente molte persone sono già a conoscenza di questa barbarie messa in atto nei confronti dei pulcini maschi che non rappresentano alcun tipo di reddito per le aziende di produzione di uova. Ma forse non tutti.

 

Lo Scopo della nostra inchiesta

E allora precisiamo che l’indagine lanciata da OpinionCity ha avuto soprattutto lo scopo di portare a conoscenza quante più persone possibili della barbarie a cui sono sottoposti i pulcini maschi.
Una volta dischiuse le uova, i pulcini femmina delle galline ovaiole, vengono messi da parte mentre i maschi appena nati vengono soffocati o tritati in un macchinario dotato di lame rotanti, o messi nell’acqua bollente!

 

Perché succede questo?

Una volta, quando non c’erano gli allevamenti intensivi, i pulcini maschi erano destinati a diventare polli da carne. Oggi invece i polli da carne appartengono a razze selezionate in grado di garantire un rapidissimo accrescimento; sono animali con un petto sviluppatissimo che se non venissero macellati giovanissimi non potrebbero sopravvivere. I pulcini maschi delle galline ovaiole sono invece una specie a crescita più lenta, che non sviluppa una massa muscolare così importante nel petto. Questi li rende poco attraenti” e ancor meno interessanti a livello economico per cui vengono considerati degli “scarti”.

 

La soppressione dei pulcini maschi si può finalmente evitare?

In Europa si sta da tempo studiando come evitare la soppressione dei pulcini; si stima che ne vengano crudelmente eliminati 3,2 miliardi all’anno in tutto il mondo. Si sta finanziando, ad esempio, una ricerca per creare incubatrici in grado di determinare il sesso degli embrioni in modo da effettuare la divisione di genere prima della nascita.

 

InOvo, una startup olandese, in collaborazione con l’Università di Leiden e con il Ministero dello sviluppo economico, ha messo a punto un macchinario che preleva una piccola quantità di liquido all’interno dell’uovo praticando un minuscolo foro.

 

Tramite adeguate analisi di laboratorio si può rilevare il sesso del nascituro prima che il feto si sviluppi e così se dalle uova nasceranno maschi, verranno eliminate prima che si schiudano; se femmine saranno destinate alle incubatrici.

 

Tutto ha un costo, ma ne vale davvero la pena?

Il test ovviamente rappresenta un costo per le aziende che producono uova; costa appena dieci centesimi in più per ogni uovo, ma dal nostro sondaggio, per fortuna, risulta evidente che la quasi totalità delle persone sarebbe disposta a pagare le uova qualche centesimo in più per porre fine a questo crudele processo per ottimizzare la produzione delle uova.

E tu cosa ne pensi?

  • Conoscevi già questa azienda?

  • Pensi che sia utile/necessario fare qualcosa per evitare che i pulcini maschi soffrano?

  • Quali suggerimenti ti sentiresti di dare per evitare che gli animali vengano trattati male?

 

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